ATLANTE LINGUISTICO DELLA PANGEA

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ATLANTE LINGUISTICO DELLA PANGEA

Una mappa delle parole intraducibili da tutto il mondo

Nel mondo esistono “parole intraducibili”, concetti complessi raccolti in vocaboli unici che non esistono in altri idiomi: in lingua inuktitut, la parola iktsuarpok significa “il senso di aspettativa che ti spinge ad affacciarti ripetutamente alla porta per vedere se qualcuno sta arrivando”; in giapponese tsundoku significa “impilare un libro appena comprato insieme agli altri libri che prima o poi leggerai”; in bantu la parola ubuntu significa “posso essere una persona solo attraverso gli altri e con gli altri”.

Sotterraneo ha selezionato decine di questi vocaboli – universali e culturospecifici al tempo stesso – e ha dialogato online con altrettanti parlanti madrelingua sul significato e l’uso di queste parole nella cultura di provenienza. Queste brevi “lezioni di intraducibilità” sono divenute la traccia per uno spettacolo che mette in scena le parole stesse, trasformando un piccolo dizionario in una sorta di drammaturgia atipica.

Questa Pangea linguistica è nata nel pieno della pandemia e tutt’oggi i performer in scena adottano alcune limitazioni Covid, per conservare traccia del momento storico in cui abbiamo sviluppato questa riflessione sulle relazioni umane e l’incomunicabilità, quel momento durissimo e vertiginoso in cui la nostra specie si è trovata di fronte un problema comune a ogni latitudine.

Crediti

concept e regia Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
scrittura Daniele Villa

luci Marco Santambrogio
costumi Eleonora Terzi, Laura Dondoli
sound design Mattia Tuliozi
elementi scenici a cura del Laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione
macchinista costruttore Sergio Puzzo
grafica Lorenzo Guagni, Jacopo Jenna
responsabile produzione Eleonora Cavallo

produzione Sotterraneo
con il contributo di ERT – Emilia Romagna Teatro, Fondazione CR Firenze
sostegno Regione Toscana, Mibac 

residenze artistiche Centrale Fies_art work space, La Corte Ospitale, Elsinor/Teatro Cantiere Florida, Laboratorio Nove, Associazione Teatrale Pistoiese

Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, è Artista Associato al Piccolo Teatro di Milano ed è residente presso l’ATP Teatri di Pistoia

RECENSIONI

“È proprio questa significazione interpretata, incorporata, realizzata e perciò smascherata logicamente a costituire una delle cifre stilistiche di Sotterraneo, attorno cui si sviluppano spettacoli di altissima qualità. Questo allontanamento dalle lingue occidentali, questo scavo ironico sui segni e la realtà è rappresentato dal viaggio dei cinque performer, che appaiono in veste di campeggiatori. Fra giochi ironici, richiami pop, playback, canzoni e coreografie disneyane, i Sotterraneo tengono gli sguardi incollati alla scena, sciorinando una tenuta dei tempi e una ritmicità senza eguali.”

Riccardo Corcione, Stratagemmi

“Un lavoro graffiante, comico, ironico, capace di far sorridere e immalinconire, in grado di avere una grande leggerezza e al tempo stesso non temere la profondità del ragionamento. Atlante linguistico della Pangea è un esercizio di intelligenza, è un appello alla complessità, alla tutela delle diversità, alla conservazione del linguaggio e delle parole in tutte le loro sfaccettature con lo stupore che danno solo il desiderio vero di conoscere e la vertigine del mettersi in discussione.”

Nicola Arrigoni, Sipario

“Una sorta di resa al senso fulminante della parola, quando questa è precisa, appuntita. Ora l’effetto didascalia fisica, ora il ritardo, ora l’anticipazione dell’azione scenica in relazione alla parola proiettata di cui si cerca di rendere il significato drammatizzato, creano un generale effetto di appuntita e goffa ironia, che sfocia nella intellettuale riflessione finale su quanto si vada a smarrire nella perdita dei dialetti, delle lingue, delle espressioni specifiche, quando la torre di parole e ricchezze geospecifiche cederà il passo all’esperanto anglofono planetario. Un’ardita costruzione plurimillenaria di verbi, sostantivi, aggettivi crollerà sotto il peso di una banalizzazione lessicale, di una disperante perdita di valore, inestimabile: è come il fine di vita dell’ultima anziana depositaria di una lingua che con lei morirà, e che avverte la solitudine di non poter realmente parlare con nessuno nella sua lingua natale. Buio.”

Renzo Francabandera, PAC Paneacquaculture

“L’intero lavoro è infatti impostato sulla messa in scena stessa delle parole intraducibili: con la sua consueta e coinvolgente cifra stilistica composta da tanti brevi quadri dall’ironia cinica e profonda, Sotterraneo costruisce rappresentazioni che ruotano intorno ai concetti linguistici proiettati sullo schermo nello sfondo […] ponendo anche in relazione tra loro concetti di lingue diverse per aprire ulteriori e arguti squarci speculativi, e nel farlo si toccano questioni complesse e attuali come il ruolo dell’arte […], i funzionamenti del linguaggio e della mente

[…] e soprattutto l’importanza di preservare la biodiversità: affermando nel finale che «la scomparsa di una lingua implica la scomparsa di una visione del mondo», Sotterraneo nell’Atlante linguistico della Pangea compie un atto politicamente ecologista nel ricordarci l’urgenza di evitare l’estinzione dei linguaggi e per riflesso delle specie, di cooperare tra esseri umani adoperando le reciproche differenze come ricchezza anziché come limite, di svincolarci dal nostro innato egocentrismo come approccio necessario per costruire un “mondo del dopo” più complesso, multiforme e pertanto ecologista.”

Alex Giuzio, Altre Velocità

“Ironico e autoironico, acidamente pop, grottesco e spiazzante. L’acume graffiante della compagnia fiorentina Sotterraneo ha colpito ancora con “Atlante linguistico della Pangea”, dizionario vivente illustrato delle cosiddette parole intraducibili da tutto il mondo; dal tedesco al messicano, dallo svedese alla lingua inuit. […] Si ride e si pensa. Al bisogno di uguaglianza, all’inganno delle parole e dei processi di comunicazione, ai condizionamenti tra ciò che diciamo e facciamo. E’ nato prima l’uovo o la gallina? La risposta è sospesa perché il teatro è tornato il luogo dove le compagnie più avvertite del nostro tempo dipanano pensieri, agitano dubbio, curiosità, rimettono la voglia di sedersi in poltrona.

Pietro Corvi, Libertà

VIDEO CONTENT

Atlante Linguistico della Pangea Trailer

GALLERY

ph. © Roberta Segata e Alessandro Sala courtesy Centrale Fies, Giulia Di Vitantonio courtesy di Marche Teatro

CIRCUITAZIONE

2024

Teatro Comunale – Ragazzola

2023

Teatro Donizetti – Bergamo
Teatro Magda Oliviero – Saluzzo
Teatro dell’Argine – San Lazzaro di Savena
Teatro Balbo – Canelli
Teatro Piccolo Orologio – Reggio Emilia
Teatro Comunale – Pergine
Sala del Suffragio – Medicina
Insolito Festival – Parma

2022

Teatro del Parco – Mestre
Teatro Mascagni – Chiusi
Teatro Nardini – Rosignano Marittimo
Spazio Kor – Festival Asti Teatro

2021

Festival InTeatro – Ancona
Teatro Excelsior – Reggello
Da vicino nessuno è normale – Milano
Kilowatt festival – Sansepolcro
apap_Feminist Futures Festival – Centrale Fies (TN)
Opera Estate Festival Veneto – Bassano del Grappa
Teatro Storchi – Modena
L’Altra Scena – Piacenza
Teatro Cantiere Florida – Firenze
Teatro Astra – Vicenza
Festival Wonderland – Brescia
Teatro Bolognini – Pistoia

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